F.A.Q.
BREVETTI
Cos’è un brevetto?
Un brevetto è un diritto esclusivo garantito dallo stato, un formidabile strumento commerciale per le imprese che consente loro di ottenere l’esclusività relativa ad un prodotto o ad un processo innovativo.
Quali sono i requisiti fondamentali di un’ idea per essere un brevettabile?
I requisiti fondamentali sono tre:
- – Novità: il trovato deve avere carattere di originalità, non deve essere presente nello stato dell’arte; per stato dell’arte si intende tutto ciò che è stato reso accessibile al pubblico, in Italia o all’estero, prima della data del deposito della domanda di brevetto.
- – Attività inventiva : l’invenzione non deve risultare banalmente deducibile dallo stato della tecnica.
- – Applicazione industriale: il trovato deve essere applicabile a livello industriale.
Il deposito di un brevetto è sufficiente per proteggere la mia idea?
Il brevetto è l’unico strumento legale che si ha a disposizione per proteggere la propria idea.
Il titolare del brevetto ha un diritto esclusivo sulla produzione, la commercializzazione o l’implementazione del processo oggetto dell’invenzione brevettata. Nessuno può produrre, commercializzare o implementare il processo oggetto dell’idea brevettata senza il preventivo consenso del titolare del brevetto.
Se cambio un piccolo particolare della mia invenzione mi viene rubata l’idea?
No, nel brevetto vengono protetti i requisiti essenziali del trovato. Chiunque tenti di copiare un idea brevettata è perseguibile a norma di legge, in questo caso infatti un giudice analizzerà il brevetto ed emetterà sentenza nei confronti dell’impostore.
Quanto tempo occorre per elaborare un brevetto?
Per l’elaborazione completa una domanda di brevetto nazionale la Troncone Brevetti impiega 15 giorni lavorativi.
Come posso sfruttare il mio brevetto?
Il brevetto consente di sfruttare totalmente l’esclusività del prodotto o del processo configurandosi come uno strumento strategico per l’inserimento sul mercato.
Esso può essere sfruttato altresì attraverso la concessione di licenze d’uso ad investitori e/o aziende interessate al prodotto o al processo derivante dal brevetto, ottenendo come riconoscimento delle royalties, ovvero dei diritti di sfruttamento economico del brevetto che vanno dal 2% al 15% c.a.
Vi è anche la possibilità di cedere completamente la titolarità del brevetto rinunciando però a tutti i diritti di sfruttamento economico dello stesso.
Quanto costa depositare una domanda di brevetto?
I costi di deposito dipendono dall’entità dell’invenzione ma generalmente sono i medesimi per il deposito di domanda di brevetto come “Modello di Utilità” e come “Invenzione Industriale”. Un brevetto può essere depositato presso qualunque Camera di Commercio ed ha i seguenti costi:
- – diritti di deposito € 120,00 nel caso in cui la descrizione, riassunto, rivendicazioni e disegni non superano complessivamente le 10 pagine;
- – diritti di segreteria € 43,00;
- – marca da bollo di 16,00 euro se si richiede una copia conforme della domanda di deposito.
I costi fissi di cui sopra sono esclusivamente finalizzati al deposito della domanda ed esulano dal compenso del professionista che istruisce la pratica di stesura e registrazione del brevetto. Data la complessità della procedura è consigliabile rivolgersi ad un esperto in materia brevettuale per eludere un rigetto della domanda di brevetto, contestazioni sull’assenza di criteri brevettuali e generalmente evitare di intraprendere investimenti vani.
Quanto costa mantenere in vita un brevetto?
La prima tassa di mantenimento si paga dopo il quarto anno, come di seguito:
– quinto anno 60,00 euro
– sesto anno 90,00 euro
– settimo anno 120,00 euro
– ottavo anno 170,00 euro
– nono anno 200,00 euro
– decimo anno 230,00 euro
– undicesimo anno 310,00 euro
– dodicesimo anno 410,00 euro
– tredicesimo anno 530,00 euro
– quattordicesimo anno 600,00 euro
– quindicesimo anno (e seguenti fino al 20°) 650,00 euro
Da quando la mia idea risulta effettivamente tutelata?
L’ idea è completamente protetta dal giorno in cui viene depositata la domanda anche se la vera e propria concessione di brevetto avviene dopo circa 3, 4 anni.
Qual è la differenza fra brevetto come “Modello di Utilità” e brevetto come “Invenzione Industriale”?
La differenza è molto sottile: sotto l’aspetto legislativo, un brevetto come “Modello di Utilità” dura 10 anni ed valido solo in Italia; uno come “Invenzione Industriale” ha una durata di 20 anni. Per entrambi può essere richiesta l’estensione internazionale. Nel caso di brevetto come “Modello di Utilità”, è opportuno richiedere la trasformazione in brevetto come “Invenzione Industriale”.
Perché dovrei richiedere un brevetto come “Modello di Utilità”, non potrei sempre richiedere sempre un brevetto come “Invenzione industriale”?
Ciò che inizialmente viene depositata è una “domanda di brevetto” che sarà accettata o rifiutata dopo circa 4 anni; un esaminatore giudicherà se quella domanda è effettivamente un brevetto come “Invenzione Industriale” o un brevetto come “Modello di Utilità”. Non bisogna richiedere un brevetto come “Invenzione industriale” se si tratta chiaramente di un brevetto come “Modello di Utilità”, in quanto si rischia di avere un rifiuto della richiesta di protezione brevettuale con un conseguente spreco di risorse economiche. Volendo, si può effettuare una duplice richiesta, sia di brevetto come “Invenzione industriale” che di brevetto come “Modello di Utilità”.
Ho depositato una domanda di brevetto Nazionale, ma ho molta fiducia nella bontà della mia invenzione e vorrei brevettare anche a livello internazionale, come posso fare?
Depositata la domanda di brevetto nazionale, sia come Modello di Utilità che come Invenzione Industriale, si è tutelati dal diritto di priorità il quale, a partire dalla data di deposito nazionale, garantisce protezione internazionale. Questo diritto vale per 12 mesi dalla data di deposito nazionale. Facendo un esempio: se deposito una domanda di brevetto il 01/01/2012 è assicurata protezione internazionale sino al 01/12/2012; entro 12 mesi è necessario depositare una domanda di brevetto internazionale .
Lavoro all’Università o presso un ente pubblico, se ho un idea brevettabile, di chi sono i diritti di sfruttamento economico?
L’art. 65 C.P.I. prevede che, quando il rapporto di lavoro intercorre con un’università o con una pubblica amministrazione avente tra i suoi scopi istituzionali finalità di ricerca, il ricercatore è titolare esclusivo dei diritti derivanti dall’invenzione brevettabile di cui è autore. In caso di più autori, dipendenti di università, delle pubbliche amministrazioni predette ovvero di altre pubbliche amministrazioni, i diritti derivanti dall’invenzione appartengono a tutti in parti uguali, salvo diversa pattuizione
Cos’è un Brevetto Europeo?
Un brevetto europeo conferisce al suo titolare, in ogni Paese contraente in cui è rilasciato, gli stessi diritti che sarebbero concessi se il brevetto fosse rilasciato in quel Paese.
Attraverso tale procedura, il richiedente non sarà titolare di un unico brevetto bensì di un fascio di brevetti nazionali, soggetti alle leggi ed alla giurisdizione dei singoli stati designati dal richiedente.
Quanto costa depositare una domanda di brevetto Europeo?
I costi complessivi, per il deposito di una domanda di brevetto europeo, si aggirano intorno ai 3500 euro, pagabili entro un tempo prestabilito, esclusa la tassa di concessione pari a 900 euro, da pagare entro un periodo d’invito . Questi costi pertengono esclusivamente il deposito della domanda, data la complessità della materia, è consigliabile affidarsi ad un esperto in materia brevettuale, per evitare il rischio di un rigetto della domanda di brevetto.
MARCHI
Quali caratteristiche deve avere un segno per essere registrato come marchio?
La legge richiede che un segno possa essere validamente registrato come marchio nel caso in cui sia dotato di:
- – Novità in quanto non confondibile con segni distintivi anteriori altrui (marchi, nomi a dominio, nomi commerciali)
- – Capacità distintiva in quanto idoneo a distinguere un prodotto o servizio da quello di altri
- – Liceità in quanto non contrario alla legge, all’ordine pubblico e al buon costume e, soprattutto, non idoneo a trarre in inganno i consumatori sulla provenienza geografica, sulle caratteristiche e le qualità dei relativi prodotti e servizi.
Chi può registrare un marchio?
L’art. 19 del CPI precisa che “può ottenere una registrazione per marchio d’impresa chi lo utilizzi o si proponga di utilizzarlo nella fabbricazione o commercio di prodotti o nella prestazione di servizi della propria impresa o di imprese di cui abbia il controllo o che ne facciano uso con il suo consenso”. Si può trattare sia di una persona fisica, sia di una persona giuridica.
Quanto costa registrare un marchio?
Il costo di registrazione di un marchio è caratterizzato da:
- – € 101,00 tassa di registrazione comprensiva di una classe
- – € 34,00 per ogni classe aggiunta
- – € 43,00 diritti di segreteria
- – marca da bollo di € 16,00 (se si chiede una copia conforme del verbale di deposito)
Da quando il marchio risulta effettivamente tutelato?
Il marchio è completamente protetto dal giorno in cui viene depositata la domanda anche se la vera e propria registrazione del marchio avviene dopo circa 2 anni.
Quanto costa depositare una domanda di registrazione di marchio Europea?
Il costo si aggira intorno a € 1000.00. Il marchio dell’Unione europea è valido per dieci anni e può essere rinnovato indefinitamente per periodi di ulteriori dieci anni.
N.B. Questa F.A.Q. è stata elaborata solo ed esclusivamente a titolo informativo, la Troncone Brevetti, non si assume alcun tipo di responsabilità sulle informazioni divulgate.